Ospedale di Sant’Anna

(sec. XV)


via Cadorna, 4


L’ospedale fu costruito nella seconda metà del Quattrocento sul luogo dove già sorgevano un ospizio e una chiesa dedicati a sant’Anna; l’iniziativa fu promossa dalle autorità cittadine per concentrare gli antiqua hospitalia in un generale hospitale pauperum, razionalizzando così l’organizzazione dell’assistenza in città e nei sobborghi. Il progetto, sostenuto anche della predicazione del frate osservante Michele Carcano, ebbe l’appoggio del vescovo Branda Castiglioni e del duca di Milano, che se ne fecero portavoce presso la sede apostolica. Nonostante papa Paolo II avesse autorizzato l’unificazione nel 1468, l’attività del Sant’Anna cominciò solo nel 1485, a causa delle resistenze opposte dei patroni e dei rettori degli antichi luoghi pii. Fin dalle sue origini l’ospedale si occupò del soccorso di trovatelli, infermi, miserabili e pellegrini e solo nel corso del Settecento si avviò a diventare anzitutto un luogo di cura. Dalla fine del XIX secolo le esigenze sanitarie sempre più ampie richiesero una sede più spaziosa e più moderna; nel 1928 furono avviati i lavori per un nuovo complesso sanitario nel territorio di Camerlata, dove il Sant’Anna fu trasferito nel 1932. Il complesso di edifici costruito nella seconda metà del XV secolo, rimaneggiato e ampliato a più riprese a partire dal Seicento, ospita oggi il Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi”.

I documenti raccontano…

Dalle delibere dei deputati del Sant’Anna, 1488-1500

Avendo appreso della condizione di estrema necessità di Luigi de Olzate, figlio del fu Francesco, e dei suoi tre figli, i deputati dell’Ospedale generale, mossi da pietà, ordinano che, a spese dell’ospedale stesso, ogni giorno si dia loro un pane e un’anfora di vino affinché possano nutrirsi. Circa la figlia dello stesso Luigi, dell’età di sei mesi, si provveda a trovare una nutrice, che sarà pagata secondo la consuetudine dell’ospedale.

Informati che nei giorni scorsi è stata rinvenuta una trovatella presso Sant’Agostino e un’altra presso San Bartolomeo, e un bambino di circa venti mesi presso il mercato dei grani, i deputati dell’Ospedale generale, mossi da pietà, ordinano che si provveda alle nutrici e a quanto altro necessario.

Considerato il grave stato di carestia, i deputati hanno ordinato che per i prossimi quindici giorni si donino sei staia di frumento, miglio e segale per cuocere pane che sarà distribuito ai poveri e ai miserabili.

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Immagine principale. La facciata dell’ospedale, 1907. L’edificio oggi è sede del Conservatorio

In basso. Segnali di riconoscimento lasciati nel corredo di bambini abbandonati presso il Luogo Pio degli Esposti, sec. XIX (da Nascere al tempo della ruota. Esposti. Mostra di documenti dell’Archivio Storico Provinciale, Como 9.11-9.12.2001)