Mensa del Povero

(1927)


via Primo Tatti, 7


La Mensa del povero fu inaugurata nel 1927 presso l’edificio che due anni prima era stato acquistato dalla “Società Anonima per Azioni Cucine Economiche Popolari” affinché divenisse la sede delle attività delle Dame della Carità e delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Alla distribuzione gratuita di minestre a famiglie bisognose nei mesi invernali (“Opera delle Minestre per i poveri”) e alla visita a domicilio degli ammalati – dai primi anni del Novecento le attività principali delle suore e delle volontarie – si aggiunsero presto anche un “Patronato operaio femminile” per ragazze che si trovavano in città per motivi di lavoro e di studio, la “Scuola materna” e le “Culle vincenziane” (un asilo nido) per i bimbi di famiglie povere. Negli anni Trenta-Quaranta, inoltre, altre cucine furono attive in periferia (Borgovico, Ponte Chiasso, Camerlata, Monte Olimpino, Tavernola, Brunate), sul lago (Bellagio, Lenno, Blevio, Moltrasio, Cernobbio) e in provincia (come a Olgiate Comasco e a Caccivio). Ancor oggi la “Mensa quotidiana delle persone in difficoltà” è gestita dalle Suore Figlie della Carità, coadiuvate dai volontari della “Casa Vincenziana onlus”; oltre al servizio mensa, le religiose e i collaboratori curano la distribuzione mensile di generi alimentari a famiglie bisognose. La Casa inoltre ospita una comunità residenziale educativa per minori e una struttura che accoglie donne in difficoltà.

I documenti raccontano…

Dalla Carta dei servizi

Le prestazioni del servizio Mensa quotidiana per la persona in difficoltà si ispirano ai seguenti principi:

Uguaglianza: le prestazioni del servizio mensa sono erogate nel rispetto del principio di uguaglianza dei diritti delle persone prescindendo dalla razza, etnia, sesso, lingua, religione ed opinioni politiche. 

Imparzialità e continuità: il servizio secondo criteri di obiettiva e imparzialità garantisce l’accesso senza alcun pregiudizio o discriminazione e assicura continuità e regolarità delle prestazioni, riducendo al minimo possibili disagi nei confronti delle persone che accedono alla mensa. 

Partecipazione: agli utenti del servizio mensa (…) è garantita un’informazione completa e trasparente per accedere alle prestazioni, per esprimere suggerimenti e consigli finalizzati a migliorare il servizio e a perseguire obiettivi di solidarietà.

Efficienza ed efficacia: il servizio mensa è predisposto secondo modalità che tendono a sviluppare un’adeguata ed efficiente organizzazione del lavoro dei volontari, per il continuo miglioramento della qualità, così da garantire l’aiuto al maggior numero di persone in condizioni di svantaggio.

Ai nostri giorni…

Posti a sedere: 30.

Apertura: dal lunedì al sabato, dalle 11.00. Nei giorni festivi lo stesso servizio è prestato presso la Casa della Missione dei Padri Vincenziani in via Lambertenghi 2; nel mese di agosto vi provvedono i Gruppi di volontariato vincenziano.

Media giornaliera dei pasti offerti (2014): 120.

http://www.casavincenziana.it/index.html

Scarica la scheda

Immagine principale. San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660)

In basso. La Casa Vincenziana