Ospedale di San Biagio
(sec. XIII)
piazza Vittoria
Nulla si conosce circa le origini della domus Sancti Blaxii, sorta presso le mura di Porta Torre vicino al cimitero di San Francesco: documentata dal 1295, essa dipendeva dai canonici della cattedrale di Como, che ne nominavano il ministro, ne verificano l’amministrazione e vi esercitavano periodicamente il diritto di visita. Nonostante qualche resistenza da parte del clero del duomo, nel 1483 il piccolo ospedale fu aggregato all’Hospitale novum (il Sant’Anna); cessate le attività assistenziali, l’edificio fu demolito nel 1508 durante i lavori di fortificazione della città.
I documenti raccontano…
Da un inventario di beni mobili dell’ospedale, 1447
Nella chiesa si trovano un pallio, due tovaglie e una tovaglia rotta. Al primo piano si trovano un materasso imbottito, un baule, una madia per pane e farina, alcune pentole, alcuni secchi, un paramento di colore giallo, una pianeta di panno rosso e altri paramenti, un messale molto vecchio, un messale piccolo, un salterio piccolo.
Nell’ospedale dei poveri si trovano tre letti con tre materassi, tre lenzuola e tre pagliericci.
Una sedia.
Una catena per camino.
Un paiolo piccolo.
Un grande tavolo di legno.
Dai verbali del consiglio cittadino, 1433
Poiché il podestà afferma (…) che molti pellegrini e altri poveri stranieri hanno lamentato di non aver ricevuto né ospitalità né elemosine in città e neppure nei sobborghi, con grave disonore per i nobili e per i cittadini di Como, e poiché in città vi sono molti ospedali riccamente dotati dai Comaschi affinché i poveri di Cristo vi fossero ospitati e ricevessero elemosine, al cospetto dei Savi di provvisione (…) il ministro di San Biagio promette di tener pronti tre letti e di accogliere i poveri.
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Immagine principale. Inventario degli arredi dell’ospedale, 1447.
In basso. Ambito lombardo, San Biagio, sec. XVI (Dongo, abitazione privata presso la chiesa di Santo Stefano)
Como, Piazza Vittoria, sec. XIX