Ospedale di San Leonardo
(sec. XV)
via Volta, 83
Documentato dai primi anni del Quattrocento, l’ospedale era di patronato della nobile famiglia Lambertenghi che ne nominava il rettore; la sua attività specifica era l’assistenza di poveri e di carcerati. Nel 1488 fu aggregato all’ospedale di Sant’Anna. Dal 1535 i suoi edifici ospitarono per qualche tempo l’orfanotrofio maschile di Gerolamo Miani, quindi la Scuola di Dottrina Cristiana e infine, dal 1576, la Compagnia delle Vergini di Sant’Orsola, che partecipavano all’attività della scuola. Fallito nel 1772 il progetto dell’autorità austriaca di istituirvi nuovamente un ospizio per i poveri, l’ente fu soppresso nel 1787.
I documenti raccontano…
Dai verbali del consiglio cittadino, 1433
Poiché il podestà afferma (…) che molti pellegrini e altri stranieri poveri hanno lamentato di non aver ricevuto né ospitalità né elemosine in città e neppure nei sobborghi, con grave disonore per i nobili e per i cittadini di Como, e poiché in città vi sono molti ospedali riccamente dotati dai Comaschi affinché i poveri di Cristo vi fossero ospitati e ricevessero elemosine, al cospetto dei Savi di provvisione Penetinus, ministro di San Leonardo, si impegna a preparare un letto e ad accogliere i poveri.
Dall’atto di affitto delle proprietà dell’ospedale a Galeazzo Albricci, 1477
…e che Galeazzo Albricci e i suoi figli, affittuari delle proprietà di San Leonardo, (…) facciano fare le consuete elemosine presso l’ospedale; e che facciano spese per i carcerati detenuti nelle carceri della città, come al solito e secondo la consuetudine fino ad oggi osservata, per la parte spettante a San Leonardo; e che facciano celebrare le messe consuete nella chiesa dell’ospedale durante l’anno.
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Immagine principale. Ambito lombardo, Visitare i carcerati, sec. XV (Mandello del Lario, chiesa di San Giorgio)
In basso. La sede dell’ospedale oggi